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Ozonoterapia

L’Ozono (O3) è la forma triatomica dell’ossigeno (O2). In natura l’ozono si forma, sia mediante i raggi ultravioletti, sia mediante il lampo, che riesce a dare l’energia necessaria affinché 3 molecole di ossigeno diventino 2 molecole di ozono:    3O2+ ~ =2O3.


Per uso medicale viene prodotto estemporaneamente al momento dell’uso da appositi macchinari.
L’O3 è un gas molto instabile e reattivo e deve essere usato immediatamente dopo il prelievo. Tale metodica, ormai consolidata da anni di esperienza clinico-scientifica e diffusa in numerosi paesi, consente in una elevata percentuale di casi di risolvere o perlomeno migliorare, con notevoli benefici personali e sociali, numerose patologie, altrimenti fortemente invalidanti.

Patologie in cui è indicata l’ossigeno-ozoterapia:

L’ozonoterapia è indicata per molte patologie e soprattutto in ortopedia, reumatologia e traumatologia: artrosi e artriti comprese le artriti reumatoide e psoriasica, tendinite (epicondiliti, epitrocleti, etc..) sindrome del tunnel carpale, discopatie sia cervicali che lombari (cervicobrachialgie, lombosciatalgie).

Gli effetti collaterali:

Le applicazioni di ossigeno-ozono sono assolutamente innocue e prive di effetti collaterali (si tratta di ossigeno e quindi non si può neanche essere allergici) e non presentano, in linea di massima, controindicazioni (trattandosi di medicina naturale).
Gli effetti collaterali delle infiltrazioni paravertebrali sono praticamente nulli. Si possono riferire all’effetto di una normale iniezione intramuscolare. Ovviamente devono essere fatte da un medico esperto che rispetti la tecnica prescritta. L’effetto “malessere” e “lipotimia breve” è un riflesso vagale, che può essere considerato un mixer tra stimolo dolorifico ed emotivo.

I meccanismi d’azione:
1) Si crea una rivascolarizzazione peridiscale: ciò riporta a “nuova vita” il disco, che è ossigenato e nutrito direttamente per via ematica e non solo per perfusione. Questo spiega la scomparsa dei vacuoli gassosi degenerativi all’interno del disco, riscontrata spesso dopo il trattamento e spiega anche perché l’effetto terapeutico sia permanente. Le recidive sono, infatti, molto inferiori alla comparsa nella popolazione”sana” dello stesso fenomeno patologico.
2) Le potenzialità della miscela O2-O3 nel migliorare la per fusione emetica capillare e l’ossigenazione dei tessuti sono note da tempo. Questa sua qualità è determinante nell’attenuare la sofferenza ischemica e l’edema radicolare.
3) Fondamentale è l’azione dell’Ozono sulla ripolarizzazione della membrana cellulare, che determina la “restituito ad integrum” della funzione cellulare e quindi tissutale. Si ottimizza, così, non solo la componente discale, ma tutti i tessuti che circondano la lesione.
4) Vi è un’azione diretta sulla superficie del disco all’interno del canale rachideo: dato che il contorno discale è ricco di doppi legami di Zolfo e di Carbonio, l’Ozono agisce disgregando tali e quindi “lisciando” dall’esterno la parte protrusa o fuoriuscita. L’Ozono stimola inoltre l’eliminazione del materiale disgregato da parte dei granulociti.
5) Azione cicatrizzante già nota dell’Ozono che agisce sulla lesione discale.
6) La reazione autoimmune che si viene a creare tra il nucleo polposo e la radice nervosa viene efficacemente neutralizzata dall’ozono che ha comprovate capacità di regolazione del sistema immunitario.
7) La miscela gassosa iniettata nel muscolo determina con compressione “benefica”, paragonabile a quella dello Shiatsu, con uno stimolo energetico pari all’esecuzione di agopuntura in quella sede, stimolo che, a differenza dell’ago, persiste per diverse ore.

Controindicazioni:

gravidanza, ipertiroidismo, fauvismo, gravi malattie cardiovascolari e/o ematologiche e/o respiratorie in fase di scompenso.

 

 


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