Mesoterapia
E’ una intradermoterapia distrettuale, un metodo di somministrazione dei farmaci ideato dal medico francese Michel Pistor nel 1952. Si tratta della microiniezione nel derma cutaneo (strato intermedio della cute), di un insieme di farmaci in sede dolente.
Si utilizzano comuni siringhe monouso da insulina (0,5 ml) con ago 4-8 mm. L’iniezione intradermica si ottiene mediante l’inflessione angolata dell’ago sul piano cutaneo, in modo da provocare la formazione di un piccolo pomfo. I farmaci usati sono gli stessi utilizzati nelle iniezioni intramuscolari (FANS, cortisone, anestetici locali).
L’assorbimento lento del farmaco formerà un piccolo deposito, che andrà esaurendosi in tempi che superano le 12 ore. Questa azione prolungata del medicamento interesserà il distretto in cui è presente la patologia da trattare. Solo una minima parte delle molecole medicamentose entrerà in circolo. Con questo metodo piccole dosi di farmaco sono sufficienti per realizzare sorprendenti effetti terapeutici. Per fare un esempio, nel caso di dolore articolare, la metà della fiala di un farmaco iniettato nel derma può dare risultati paragonabili a quello di un ciclo di terapia sistemica di sette gironi dello stesso farmaco. Nella somministrazione sistemica il medicamento deve raggiungere una concentrazione ottimale plasmatici, affinché un’idonea frazione possa raggiungere la sede di azione per eliminare o ridurre il dolore, con quella intradermica, eseguita in stretta prossimità del processo morboso, l’azione medicamentosa, non necessitando di elevate concentrazioni plasmatiche, è pressoché immediata e si prolunga per parecchie ore.
La mesoterapia non sostituisce, ovviamente, la via di somministrazione sistemica.
E’ indicata in patologie che interessano apparati che possono rispondere a trattamento farmacologici superficiali come ad esempio le osteo-artro-reumopatie, la piccola traumatologia (specialmente quella da sport).