Neuralterapia
La neuromodulazione con l’impiego di anestetici locali (neuralterapia) rappresenta attività medica invasiva non-chirurgica. E’ una tecnica terapeutica che cura le malattie attraverso il sistema nervoso e rientra nel novero dei cosiddetti "metodi naturali". Utilizza anestetici locali (in genere Procaina) ma diluiti e quindi in quantità molto ridotte (circa 1/10) per cui non si sfrutta l'azione anestetizzante ma un'azione di ricarica-rigenerazione delle cellule malate che riprendendo a funzionare normalmente fanno sì che i sintomi espressi da quella disfunzione cessino.
La varietà e la quantità di malattie che possono essere in tal modo efficacemente contrastate potrebbero stupire se non fosse ormai saldamente acquisito che eccitotossicità ed infiammazione neurogenica rappresentano processi che non risparmiano alcun tessuto, organo o apparato. Anzitutto le malattie canonicamente “nervose” come il danno da ictus e da trauma cerebrale, le encefaliti, le emicranie, le nevralgie trigeminali, il dolore neuritico, il dolore post-herpetico, ecc.; ma anche le malattie non canonicamente “neurologiche” che colpiscono i tessuti innervati come i disturbi dolorosi e trofici post-traumatici e post-infettivi, le insufficienze arteriose distrettuali, le Complex Regional Pain Syndromes (CRPS). Trova applicazione in fisiatria, ortopedia, reumatologia e traumatologia: (artrosi, tendinite (epicondiliti, epitrocleti, etc..) sindrome del tunnel carpale, discopatie sia cervicali che lombari (cervicobrachialgie, lombosciatalgie).
La neuralterapia si effettua in tre forme come:
Terapia segmentale in forma di trattamento locale o sul segmento individuato diagnostica e terapia in uno o più campi di disturbo anche a distanza dalla zona dolente terapia su gangli o sulla catena laterale del sistema nervoso simpatico.
Il trattamento consiste nell'individuare esattamente attraverso il racconto anamnestico e la visita quelle che sono le disfunzionalità, i punti dolorosi locali-segmentali e i vari campi di disturbo e quindi nell'iniettare sottocute (realizzando dei pomfi) o più in profondità (trigger-point) o nelle strutture nervose o endo-vena, o nei campi di disturbo, mediante aghi di diverse dimensioni, una quantità di procaina all'1-2% eventualmente abbinata a prodotti omeopatici specifici.
Il numero e la cadenza delle seduta variano in relazione al processo patologico e alla risposta al trattamento andando dalle 4 alle 10-12 sedute in media a cadenza bi o settimanale.
Gli effetti collaterali:
I possibili inconvenienti ed effetti collaterali sono fondamentalmente dovuti alla tecnica infiltrativa più che ai farmaci utilizzati. La procedura viene in genere ben tollerata al paziente, talora si può avvertire una temporanea sensazione di dolore transitorio, esiste anche la possibilità di un risveglio temporaneo, della sintomatologia dolorosa ("dolore risvegliato"), come pure si può assistere al cosiddetto "fenomeno secondo" per cui il dolore e la disfunzionalità scompaiono immediatamente. I rischi connessi a tale procedura sono quelli legati alla puntura (ematoma nella sede di iniezione o infezione) o reazioni vagali (sudorazione, bradicardia, ipotensione con alterazione del ritmo cardiaco fino allo scompenso). Le crisi vagali in genere transitorie si risolvono spontaneamente in pochi minuti; in caso contrario è necessario ricorrere a presidi medici-rianimatori.
I meccanismi d’azione:
Attraverso il sistema nervoso (sistema neurovegetativo) il nostro organismo riceve e invia informazioni in tutti gli organi e apparati e quindi, se un gruppo di queste cellule si ammala le conseguenze possono essere quelle di un dolore o di una disfunzione a livello locale- segmentale o a distanza. La neuralterapia è in grado di contrastare efficacemente i processi eccitotossici nervosi, il dolore neuropatico e l’infiammazione neurogenica, correggendo la depolarizzazione nervosa patologica mediante un’attività specifica sui canali membranali del sodio. Quindi, indurre un'autoguarigione nell'organismo una volta ripristinato attraverso le iniezioni di procaina il normale potenziale delle cellule.
Controindicazioni:
Allergia agli anestetici locali, grave insufficienza renale, epatica, cardiaca, gravi aritmie cardiache, terapia con anticoagulanti, emofilia, infezione nelle zone da trattare, turbe psichiche o soggetti psicolabili.